TRAMA
Sciacca, Sicilia: Peppino, fidanzato di Matilde, mette in cinta Agnese, la sorella sedicenne di quest’ultima. Il padre pretende delle nozze riparatorie, ma l’uomo fugge. Deve essere inseguito e ucciso per salvare l’onore.
RECENSIONI
Sorta di seguito ideale di Divorzio all’Italiana, più impietoso ma meno sorprendente, dove l’ironia pungente e l’amarezza del dramma vanno a braccetto, restituendo un ritratto feroce della Sicilia dei delitti d’onore, delle macchinose “recite di massa”, dove tutte le regole (d’Amore, Vita e Morte) sono scritte e condizionano dalla nascita fino alla morte: nulla si può esperire, sentire e vivere personalmente. Una realtà paradossale ma non solo siciliana se e in quanto serva dell’opinione pubblica, figlia dell’ipocrisia e del maschilismo e conclamata dalla legislazione italiana (la norma che permette il matrimonio riparatore del reato). Bellissima la giovane Stefania Sandrelli, reduce da Divorzio all’Italiana e promossa a protagonista. Pietro Germi, che torna a girare a Sciacca dopo In Nome della Legge, questa volta non ha davvero pietà per i principali attori della farsa caricaturale (soprattutto nei confronti del Don Vincenzo Ascalone di Saro Urzì, premiato a Cannes), cerca riparo negli impiegati delle istituzioni (giudici e carabinieri) e spera in un futuro migliore grazie alle nuove generazioni.