Thriller

SCOMODI OMICIDI

TRAMA

Los Angeles, anni quaranta: una squadra di polizia indaga sull’omicidio di una ragazza squillo, coinvolta con un pezzo grosso di una base per gli esperimenti atomici.

RECENSIONI

L'opera seconda del regista di Once Were Warriors, approdato a Hollywood, smarrisce il vigore e l’audacia dell'esordio (complici, anche, più convenzionali tocchi umoristici). Si aggancia alla detective story e al noir di stampo classico (con tanto di paranoia sul nucleare, tipica degli anni cinquanta), raccontandoli come farebbe James Ellroy (Los Angeles sineddoche di un mondo/giungla) e vedendoli con la lente di un capolavoro come Chinatown (citato nella luminosità della fotografia in contrasto con le ombre morali e nel cadavere motore della vicenda). Non mancano, però, elementi di contatto con l'opera precedente: il punto di vista non manicheo, il rinvenimento della causa dell’ingiustizia nel Sistema sociale e non in una fazione delle parti in lotta, gli accenti sulla brutalità quale retaggio maschile (quando la figura femminile è custode dei valori familiari), la riflessione cinica sui rapporti sociali di potere, in cui, chi ha l'autorità, ha la presunzione del "fine che giustifica i mezzi" (il personaggio di Nick Nolte non è eroico: indaga solo per motivi personali). La cura formale è egregia, la fotografia di Haskell Wexler espressiva (notare le impercettibili tinte verdognole da “radiazione” nella dimora del personaggio di John Malkovich), l’erotismo evocativo (protagonista: Jennifer Connelly), le improvvise esplosioni di violenza sono vigorose, il cast talmente di qualità che finisce per essere sotto-utilizzato (vedi Chris Penn). Tamahori, però, non approfondisce le implicazioni etiche, i paralleli, l'amicizia virile dei quattro corpulenti super-poliziotti. Rischia così di dare lustro al solo canovaccio in vena di déjà-vù, seppur sceneggiato dal romanziere Pete Dexter, lo stesso autore del bellissimo Wild Bill di Walter Hill, un altro finto film di genere. Non ci sono cascate a Los Angeles (vedi il titolo originale) ma molti dirupi da cui "gettare" gli indesiderati.