ROMANCE & CIGARETTES

Titolo OriginaleRomance & Cigarettes
NazioneU.S.A.
Anno Produzione2005
Genere
  • 66537
Durata115'
Sceneggiatura
Fotografia
Montaggio
Scenografia

TRAMA

Nick, operaio, costruisce e ripara ponti. È sposato con Kitty Kane, sarta, donna forte e gentile che gli ha dato tre figlie. Il buon Nick, schiavo delle sue passioni, ha preso una sbandata per la giovane Tula. _x000D_

RECENSIONI

Chi non ha mai sognato di uscire da una situazione pesante, di quelle che la vita ogni tanto impone, con la leggerezza di un passo di danza? Di colpo la realtà sfuma, la musica invade la scena e non si può fare altro che cedere alle note che gravitano nell'aria. 
È quello che deve aver pensato John Turturro per la sua terza regia. Peccato che il suo "Romance & Cigarettes" sia davvero un brutto film. Cerca la comicità ma si affida al turpiloquio e a doppi sensi che fanno rimpiangere i cine-panettoni di Boldi e De Sica. Il massimo della citazione è "Gola profonda", con l'aereo in volo nel momento dell'orgasmo. Ma tutto il film è un susseguirsi di gag che, oltre a non far ridere, trovano ispirazione in una volgarità mai davvero liberatoria. Il punto di partenza è l'ironia, ma si arriva sempre al pecoreccio. Poco male se almeno ci si divertisse, invece i tempi comici non funzionano, le battute cadono nel vuoto e lo squallore invade la scena. Quanto al musical, canzoni famose irrompono sì nella realtà filmica, ma la rendono un kitchissimo baraccone tutto lustrini e coreografie da sabato sera televisivo. Nemmeno i personaggi riescono a supportare il pretenzioso pasticcio, con una banale lei tradita che brama vendetta e vuole farla pagare all'amante. Stupisce poi che tanta "coraggiosa" verve nei dialoghi sporcaccioni si risolva in un moralismo bacchettone che vede il nido familiare ricostituito e l'amante ninfomane buttata a mare senza tanti ripensamenti. Ancora più stridente il finale mortifero. Il cast è l'unica forza del film: James Gandolfini è una presenza forte dalla simpatia contagiosa; Susan Sarandon ha sempre classe e carisma nonostante le forzature del copione; Christopher Walken ha un breve ruolo, scritto malissimo, ma a lui basta esserci per attirare gli sguardi e Kate Winslet continua a mettercela tutta per scrollarsi di dosso l'immagine di eroina romantica a cui deve il successo e pare, ormai, avercela fatta. Una sequenza per tutte ad esempio della povertà di idee: le roboanti flatulenze del protagonista dopo aver mangiato due chili di liquirizie. 
Da morire dal ridere! E che leggerezza!

Antepongo: non ho visto né MacIlluminata, sicché mi limito a qualche considerazione su Romance & Cigarettes a prescindere dalla filmografia di Turturro regista. È vero, il rischio maggiore, propizi i fratelli Coen come produttori esecutivi, è quello di sopravvalutare il film, ma non meno insidioso, causa l’ininterrotto turpiloquio che degenera spesso e volentieri in aperta scurrilità, è anche il rischio opposto, ovvero bollare la pellicola come ricettacolo di bassezze mascherate da eccentricità autoriali e trascurarne completamente le parti riuscite. In realtà non mi pare che il film di Turturro sia così immondo e irricevibile: discontinuo e oscillante senz’altro, ma anche percorso da un’ossessività vagamente inquietante e animato di tanto in tanto da parentesi comiche di grottesca, stranita godibilità che lo rendono un oggetto degno d’attenzione. L’altalenante eclettismo del film sembra dipendere soprattutto dall’assenza di un’affidabile progressione drammatica, una solida spina dorsale in grado di sostenere l’andamento stravagante dei numeri musicali e delle brusche sterzate dell’intreccio. Romance & Cigarettes procede infatti più per accumulo che per sviluppo, per giustapposizione più che per coordinazione: inevitabile perdere di vista l’orientamento narrativo e concentrarsi, un po’ frastornati, sulla singolarità dei brani musicali (e non è detto che lo stordimento inibisca l’esperienza estetica, anzi). Quattro mi sembrano in particolare quelli degni di nota: la performance veemente e catartica di Susan Sarandon alle prese con Piece of My Heart, quella notturna e passionale del sommo Cristopher Walken sulle note della pacchianissima Delilah interpretata da Tom Jones, quella collettiva (pregevole il montaggio alternato) sulle suadenti sonorità di Red Headed Woman di Bruce Springsteen e lo struggente lamento subacqueo di Kate Winslet che, maliosa, mormora Little Water Song di Cave interpretata da Ute Lemper. Tralasciando pure l’eccellente qualità del cast (nessuno dei convocati batte la fiacca o recita in pilota automatico) e la fotografia sarcasticamente livida di Tom Stern (Mystic River, Million Dollar Baby, The Exorcism of Emily Rose), Romance & Cigarettes è infine film da salvare non solo per i folleggianti sprazzi di musical, ma anche perché evita piuttosto bene il dualismo tra i princìpi solitamente contrapposti di Eros e Thanatos, facendo del primo un irrequieto preludio al secondo. Non da salvare, invece, il doppiaggio italiano, quello sì davvero immondo e irricevibile.