Commedia

ROLE MODELS

TRAMA

Danny e Wheeler, promoter della Minoutar energy drinks, dopo un’uscita di testa, patteggiano la condanna a trenta giorni di galera con un tot di ore da svolgere presso la Sturdy Wings come tutor per ragazzi un po’ stravaganti…

RECENSIONI

Se da una parte Danny e Wheeler rifiutano la falsa moralità del consumismo (i radioattivi energy-drinks della Minotaur), dall’altra si ritrovano intrappolati in quella della Sturdy Wings, una struttura socio-assistenziale che oscura ogni problema con il più preconfezionato degli smile yourself.
Le due facce del sistema diventano così il campo di battaglia per affermare se stessi senza i travestimenti preimposti dall'omologazione sociale, i luoghi comuni (su tutti i fast-food [1]), le frasi fatte (auguri e figli maschi) e i più disparati pregiudizi. In Role models il mettere la maschera segue due percorsi apparentemente inversi: Danny e Wheeler (adulti, ma non troppo) tentano di emanciparsi da essa, ma, in fin dei conti ne indossano un’altra; Augie e Ronnie (bambini, ma non troppo), all’opposto, se ne confezionano una ben precisa, il primo fantasticando nel mondo degli RPG (role-playing game), il secondo atteggiandosi da infervorata sex-machine, tra libidini continue per le poppe (boobs) e sboccati giochi linguistici.
E' nella complementarietà del loro incontro che viene suggellata la consapevolezza dell'essere diverso, in cui la maschera non ha più la funzione di isolamento dalla realtà, ma di accettazione, un pochettino utopica, della propria natura. Nel sincero e acuto divertimento dello scontro finale tra le varie confederazioni (guardate in che modo consisterà la partecipazione dei Nostri), il mondo immaginario trasfigura, esorcizzando con una morte 'iniziatica', le più tipiche e deviate situazioni dei rapporti sociali, per lasciare spazio a una concordia collettiva, in cui la pregiudicante mancanza/ricerca/affermazione [2] di virilità trova lo scacco di una beffarda fanciulla.