Commedia, Fantascienza, Recensione

RITORNO AL FUTURO

Titolo OriginaleBack to the future
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1985
Durata116’

TRAMA

Il diciassettenne Marty McFly finisce per caso nel passato (1955) grazie alla macchina del tempo inventata dall’eccentrico dott. Brown. Qui incontra i suoi futuri genitori, non ancora fidanzati, e suda sette camicie per farli mettere insieme.

RECENSIONI

Iconico film degli anni Ottanta per opera di un cineasta (anche sceneggiatore con il sodale Bob Gale) che, nel tempo, ha acquisito il rispetto (anche) dei critici, oltre al successo al botteghino. La screwball comedy fantascientifica funziona alla perfezione nel momento in cui mette in scena, al contrario e in modo esemplare, il meccanismo “dell’alieno fra alieni”, con il protagonista che, forte delle sue conoscenze più avanzate, può “saltare” i tempi del quotidiano ordinario (la scena in cui Marty fa Chuck Berry, quando non c’era ancora il rock’n’roll, è esaltante), salvo qualche imprevisto (il corteggiamento della futura madre). Un film con l’atmosfera magica della favola, la meraviglia della fantascienza (la mitica DeLorean DMC-12 come macchina del tempo, scelta perché poteva essere scambiata per un U.F.O.), la forza del ribaltamento con cui è l’adulto che rivive il passato e si avvicina, in tutti i sensi (i paradossi temporali si smarcano con disinvoltura), ai genitori coetanei. Zemeckis ha trovato una formula in cui serio e faceto convivono in modo inedito. Christopher Lloyd è un portento e ridefinisce il ruolo dello scienziato pazzo ma il film lo fa Michael J. Fox, energia cartoonesca allo stato puro, che sembra davvero interpretare se stesso (e lancia definitivamente la moda dello skateboard fra gli adolescenti): impegnato nel serial Casa Keaton, Zemeckis fece di tutto per averlo nei ritagli di tempo, anche a costo di rigirare il film già partito (quattro settimane di girato) con Eric Stoltz. Con il successo enorme in tutto il mondo, Robert Zemeckis e Bob Gale sono riusciti a ripagare la fiducia di Steven Spielberg (produttore esecutivo), che aveva prodotto i loro flop 1964 Allarme a N.Y. Arrivano i Beatles! e La fantastica sfida. Huey Lewis & The News scrivono per il film “The Power of Love” e ottengono la loro prima hit (Lewis interpreta anche un professore del liceo).