TRAMA
1999: David Brown è un agente di polizia losangelino della divisione Rampart, oggetto di scandalo per corruzione e brutalità. È sotto inchiesta per percosse ad un cittadino e la sua famiglia sta per abbandonarlo: ma David è convinto di essere un buon padre e poliziotto.
RECENSIONI
Il diavolo inconsapevole
Woody Harrelson giganteggia anche in questa più ambiziosa seconda prova da regista di Oren Moverman dopo Oltre le Regole: i temi sono simili (l’etica dei “soldati”, la presa di coscienza di chi fugge dalla realtà) ma l’estetica, forse stimolata dalla penna del romanziere James Ellroy (molti i dettagli anomalo/simbolici del racconto: la finta famiglia allargata, l’evento dello stupratore, la passione possessiva con Robin Wright, il rapporto incostante con il “fratello” Ben Foster), alza il tiro con sguardi al contempo “rubati” e intimi (Il Cattivo Tenente di Harrelson sempre in scena) e con vari preziosismi espressivi (l’incontro sessuale concentrato su piedi e fumata “cieca”; l’interrogatorio in grandangolo; l’invasività del flamenco; gli sprazzi lisergici nel night club; Ned Beatty che s’accascia e scompare dal campo visivo; il tentato suicidio in controluce). Soprattutto, ricordando il Blue Valentine di Derek Cianfrance, Moverman opta per una narrazione ellittica e frammentaria, accentuata da caratteri indecifrabili perché dissimulati, non esplicitati o semplicemente ambigui nella soggettiva del protagonista divisa fra paranoia e abilità investigativa: le controindicazioni sono la perdita di informazioni utili per ricomporre il puzzle e il depotenziamento della discesa agli inferi ellroyana, ma Moverman fa di forma contenuto, perché né la drammaturgia né il carattere protagonista sanno, fino all’ultimo, se il corpo di David Brown che abitano è quello di un (semi) innocente incastrato o di un diavolo inconsapevole. La chiusura che si disinteressa delle indagini (come dello scandalo della Divisione Rampart, alle cui vittime è dedicato il film) non è sospesa ma rimarca il punto focale dell’opera, la consapevolezza di un ignaro di sé (che, dopo aver incassato da figlia, superiore ed ex-moglie, finisce col demonizzarsi) e la conoscenza non manichea dei portatori di Male (David è ritratto anche come vittima poco scaltra, soldato sacrificato, penitente in cerca di redenzione, ben intenzionato imprevidente).
