Drammatico, Recensione

RAIN MAN

NazioneU.S.A.
Anno Produzione1988
Durata133’

TRAMA

Charlie, yuppie bisognoso di finanziamenti, scopre che il padre, morendo, ha lasciato il suo notevole patrimonio all’istituto che ospita un suo fratello autistico di cui non era a conoscenza. S’adopera per ottenere la sua custodia e quella dei soldi, tanto che la fidanzata, disgustata, lo molla.

RECENSIONI

Enorme successo, di pubblico e critica, per una pellicola che dispiega tutte le doti di narratore tragicomico di Barry Levinson (basti il suo notevole script per …E Giustizia per Tutti di Norman Jewison), che sanno toccare le corde giuste per commuovere e divertire, ben dosando i registri con cui osservare una coppia antitetica (autistico/farabutto). Aiutato, in questo, dalla superlativa prova sul filo del rasoio di Dustin Hoffman (anche nel precedente Good Morning Vietnam il regista sapeva come mettersi al servizio di uno strepitoso Robin Williams), Levinson aggiorna la commedia sofisticata (mettendoci dentro una trama da Hollywood o Morte!, con Jerry Lewis e Dean Martin) agli anni dello yuppismo, non dimenticando di citare i classici (Hoffman che guarda Piombo Rovente di Alexander Mackendrick in Tv). Quattro Oscar (film, sceneggiatura, regia, Dustin Hoffman) e Orso d’Oro a Berlino.