Commedia, Recensione, Sentimentale

RAG TALE

TRAMA

Una storia d’amore nel mondo dei tabloid britannici. Nel corso di una settimana, i giornalisti del giornale scandalistico “The Rag” scoprono e producono più scandali su cui riescano a mettere le mani.

RECENSIONI

Che non sia riuscito ad appassionarmi alle vicissitudini degli avvoltoi del tabloid inglese The Rag poco importa. Probabilmente, anche cambiando il contenuto, il mio livello di sopportazione sarebbe stato ugualmente messo a dura prova, dal momento che mai come in questo caso il problema è la forma: macchina a mano perennemente inclinata e stretta sui volti, o meglio, sulle narici dei personaggi; carrellate ottiche che nemmeno un bimbo a cui viene per la prima volta viene messa in mano una videocamera digitale; montaggio frenetico (durata media singola inquadratura: due secondi due) che alterna colore ad immagini denaturate e virate in blu (ovviamente senza alcuna logica o criterio). Non occorre essere dei “giansenisti” dell’immagine per auspicare che la giovane regista Mary McGuckian, di formazione teatrale, già responsabile di Best, passi alla pubblicità e la smetti di violentare il medium cinematografico. A quanto pare Rag Tale è il primo capitolo di una trilogia. Dunque, segnatevi il nome della regista e “stateve accorte”.