Documentario, Recensione

QUI SAIT?

Titolo OriginaleQui sait?
NazioneFrancia
Anno Produzione1999
Durata106'

TRAMA

Vediamo come uno spettacolo, creato, improvvisato e recitato dalla collaborazione di studenti del Teatro Nazionale di Strasburgo, si sviluppa dall’inizio alla fine.

RECENSIONI

Se è vero che quella di Philibert è un'opera pericolosa allora è vero anche che c'è il concreto rischio che la magia alla fine non scatti, che il lavoro che si è intrapreso si concluda con un prodotto insignificante. Qui sait?, proprio per l'infelicità del suo esito, è la dimostrazione pratica di quanto delicati siano gi ingranaggi del cinema dell'autore francese, una visione che mette ancora più in evidenza la difficoltà del suo lavoro e l'importanza sostanziale dei risultati che riesce ad ottenere. Quindici ragazzi che fanno teatro cercano di mettere in scena uno spettacolo dedicato alla città di Strasburgo: discussioni, prove, confronti diretti, interrogativi su se stessi, sull'essere e sul fare l'attore. Lo sguardo di Philibert pare meno vergine del solito, i ragazzi sembrano recitare anche quando non sono sulla scena: alimentare il dubbio di una confusione di piani tra rappresentazione teatrale e cinematografica, per quanto sia ipotesi affascinante, ci parebbe una facile scappatoia anche se alcune soluzioni sceniche e un montaggio in chiara chiave finzionale farebbero pendere l'ago della bilancia su quel versante. Rimane il fatto che, anche se volutamente ibrido, l'assunto di fondo porta a un risultato sbilanciato, a una serie di passaggi molto noiosi, in cui la fa da padrone una chiacchiera tanto banale quanto presuntuosa, troppo simile a quella di certi salotti giovanilistici della deprecabile real tv. Si ha l'impressione che lo stesso regista si affatichi per trovare qualche spunto degno di nota, affidandosi alla verve del gruppo teatrale e che alla fine nulla paia giustificare tanto affannarsi: in più di una scena si respira un artificio tanto più fastidioso quanto più velato.