Mélo

QUALCUNO VERRÀ

Titolo OriginaleSome came running
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1959
Genere
Durata127’

TRAMA

Fine anni quaranta: un reduce, anche scrittore pentito, torna al proprio paese, con sommo rammarico del fratello e di sua moglie, che hanno un nome da difendere e non hanno mai amato la sua vita sregolata.

RECENSIONI

Grande innovatore nel musical hollywoodiano, Vincente Minnelli aveva anche un'altra specialità: il melodramma. A volte scadeva nella soap familiare più grossolana, con critiche di costume effettistiche e bifronti (si rivolgono allo stesso tipo di pubblico che si stigmatizza), ma qui è difficile sbagliare: il romanzo da cui è tratta la pellicola è di James Jones (Da qui all'Eternità, sempre con Frank Sinatra), cantore amaro di drammi umani d'ambientazione bellica o postbellica, gli interpreti e lo script sono di prim'ordine e il regista si conferma magistrale nella direzione delle recitazioni, andando a giustificare una messinscena dall'impianto teatrale (ma con montaggi interni mirabili: vedi la sequenza ambientata in mezzo alla folla del Luna Park), con la camera semi-fissa in tempi lunghi e dilatati, ed una sceneggiatura che punta sui dialoghi, cambiando di rado gli ambienti. A parte la solita cura nella composizione cromatica (il gioco di luci nella fiera), un'altra carta vincente dell'opera sono le tematiche sollevate: ci si scaglia contro tutta l'ipocrisia, non solo quella piccolo-borghese di una famiglia media di provincia, ma anche quella della maestra di cui s'innamora Frank Sinatra, che giustifica a parole l'immoralità degli artisti per poi condannarla nei fatti, o quella di Dean Martin (indimenticabile con il suo "fischio" e quel cappello) alcolizzato e giocatore, pronto a spezzare un'amicizia per la cattiva reputazione di Shirley MacLaine, che offre un’altra prova memorabile (perfetta nel ruolo di "oca" dolce e innamorata, forse l’unico personaggio immacolato), aiutata da un significativo cambiamento del destino del suo personaggio rispetto al libro. Anche il protagonista, insofferente, anticonformista ed intollerante, non è vera vittima e si sposa solo per solitudine. Un quadro desolato e pessimista.