TRAMA
Il figlio è accusato d’aver ucciso una ragazza. Il padre occulta delle prove a suo carico e lo convince a mentire alle autorità.
RECENSIONI
Prima: la calma, l'immobilità del manto nevoso. Dopo: una mano insanguinata ne sporca il candore. Barbet Schroeder, protagonista (da produttore) della Nouvelle Vague, torna sul "luogo del delitto" nel momento in cui, alla Claude Chabrol, chiama in giudizio la famiglia borghese, rispettabile finché dura l'idillio, ipocritamente pronta a sporcarsi le mani per riottenerlo in un’arena giudiziaria dove trionfa la scaltrezza e non l’onestà dei suoi attori. La sceneggiatura di Ted Tally passa dal melodramma familiare al giallo, dal dramma psicologico alla disquisizione etica e conduce ad una serie di riflessioni affatto banali, in un'opera abbastanza coraggiosa ed inusuale per la produzione media hollywoodiana, vestita di un manto nevoso ingannevole, perché di routine (la famiglia media contro le avversità, unita negli affetti), in realtà pronta a dissotterrare molti cadaveri e ad iniettare una serie di dubbi. Da che parte sta la verità? È lecito o necessario chiederselo quando di mezzo c'è un proprio caro? Fra padre e figlio, quale peso può avere l'incomunicabilità unita all'emulazione? Schroeder si concentra sugli interpreti ed il testo, rischia di dimenticare il cinema/cinema (quello che sussurra anche con la sola organizzazione spazio-temporale delle immagini) per rincorrere il film-dibattito da prima serata Tv. Di sicuro doveva eliminare l'intera scena girata in cella, nel pre-finale: lacrimevole, con buoni sentimenti e propositi urlati. Ma riporta l'opera su binari meno affettati, con la sentenza di chiusura che lascia tutte le questioni aperte ed intriganti: il ragazzo paga le colpe del padre che l'ha convinto a non dire il vero o quelle della madre che l'ha detto? Dove finisce il diritto dell'amore spassionato dei genitori, e dove inizia la Legge? E l'etica, fra le due istanze, dove si colloca? Allo spettatore la scelta fra il cinismo (la disonestà paga in quanto il Sistema è fallace e la Famiglia viene prima di tutto) e l'idealismo (la giustizia trionfa sempre ed è alleata dei sani principi familiari).