Drammatico

PARFAIT AMOUR!

Titolo OriginaleParfait amour!
NazioneFrancia
Anno Produzione1996
Durata110'

TRAMA

Lei, trentasei anni, è al secondo matrimonio. Lui, ventottenne, esce quasi tutte le sere a rimorchiare in discoteca. Si amano, ma lui la uccide.

RECENSIONI

È un fatto di cronaca: la polizia interroga l'assassino e la figlia della vittima che, con la sua testimonianza, falsa la pellicola. La ragazza, infatti, immagina un folle amore a due, dove tutto è permesso, oltre la vita, all'insegna di Eros e Thanatos. Catherine Breillat, invece, finisce per descrivere un universo maschile la cui soggettiva dell'amore è repellente, ingiusta, immatura. Padri pervertiti, figli impotenti, galletti ruspanti, omosessuali mancati. La madre di Christophe è rimasta incinta dopo uno stupro, costretta dal marito a partecipare a delle orge. Frédérique è passata dal letto di un gay a quello di un fedifrago, per poi finire fra le braccia di uno più giovane ma non meno stronzo. Gli uomini sono incapaci di amare, disprezzano le donne, schiavi del complesso di Edipo, seguaci delle orme dei padri maschilisti e intimi nelle sole amicizie virili. È evidente che Breillat ha un problema: parte con una magnifica, lucida analisi dei rapporti di coppia, mettendo a nudo con acume i limiti propri dei generi, negando l'esistenza di rapporti d'amore (uomo-donna/padri-figli), dove la ricerca dell'altro da sé è dettata da desideri, ossessioni, insoddisfazioni. Poi la bava alla bocca (la…rabbia) le occlude l’eloquio seminando eccessi eccessivi (esistenze devastate da suicidi, istituti psichiatrici, rancori vomitati, omosessualità, orgette, dispetti abnormi) per poi annegare nell'odio, identificandosi nella risata di scherno che la vittima sodomizzata (la donna tout - court) rivolge al proprio carnefice (il maschio tout - court). Isabel Renauld è una presenza indimenticabile, il suo sguardo loquace è la migliore cosa che Catherine Breillat abbia mai scritto: una donna malata d'amore a prescindere dalla seduzione in campo. Le confessioni dei due amanti a letto stregano, manca uno stile riconoscibile nella messinscena ma l'oscena verità colpisce al cuore, salvo poi mangiarsi l'anima del grillo parlante che s'arroga il diritto di decidere chi sa amare e chi no. Razzista.