Commedia, Recensione

PADRE VOSTRO

Titolo OriginaleSvecenikova djeca
NazioneCroazia
Anno Produzione2013
Genere
Durata96’
Fotografia
Montaggio
Scenografia

TRAMA

Padre Fabijan, nuovo parroco di un’isola in Dalmazia, ha un’idea contro le nascite zero.

RECENSIONI

Che succede se la Chiesa interviene nelle cose umane? Può un prete cattolico - indirettamente - procreare? E soprattutto: è giusto? Vinko Bresan innesta il congegno su questi dilemmi, adatta un testo teatrale (più acuto l'originale: I figli del prete), pone premesse semplici e leggibili, rende una leggenda metropolitana base del racconto, ripropone fuori tempo la commedia balcanica anni '80-90. La ronde dei caratteri si sviluppa sull'isola, spazio sociale alternativo alla terraferma, dove i personaggi si rincorrono con tratti e requisiti tutti prevedibili, attentamente ripartiti fra loro per toccare molte corde: dal parroco ambiguo alla 'pazza' del villaggio, dal farmacista sciovinista al padre senza figlio (possibile link alle guerre balcaniche - la scomparsa della prole -, tema del regista). Nel rovello morale, il suo protagonista (un adeguato Kresimir Mikic) si posiziona oltre il giudizio: è un puro che sfugge la definizione, la sua azione di favorire le nascite in buona fede, almeno per 80 minuti, serve solo a innescare il girotondo. L'ironia è ancora questione di dimensioni, i funerali finiscono ancora in un 'pasticcio'. Tenendo fermo l'obiettivo primario di far ridere, a tratti emergono punti critici tarati contro i rappresentanti della Chiesa (gli altri religiosi: ignavi o coinvolti) e intrecciati al problema della coscienza genitoriale, in un'oasi/comunità che respinge la riproduzione se non vi è costretta. Da parte sua il regista svolge un compitino corretto (ma è difficile ravvivare questa sceneggiatura), inciampando proprio quando vuole la trasfigurazione onirica-surreale: per inscenare la fantasia di Fabijan, che parodizza il tabù sessuale nella religione, esegue il ripasso di un immaginario erotico banale e risaputo. Se la commedia è senza ambizione e si limita a ricalcare passi consunti, la svolta seria finale (dinanzi alle conseguenze, anche la Chiesa si pente) suona indifendibile e conduce dritti al più classico dei 'messaggi' (anticlericale, per il libero arbitrio): suggerimento dissonante rispetto al dispositivo comico di partenza che, di fatto, lo neutralizza mostrando oscenamente dove voleva parare.