
TRAMA
Dopo la morte del marito, Mary sposa l’aiutante nella sua fattoria, salvo scoprire che è un uomo ombroso, traumatizzato, che instaura da subito cattivi rapporti con il suo piccolo figlio.
RECENSIONI
La sceneggiatura di Sidney Bohem (anche produttore), forzata e irrealistica, non sfrutta a dovere un bel soggetto, non scava bene psicologicamente, non approfondisce tutte le implicazioni: oltretutto, l’ossessione del titolo tarda a manifestarsi. Susan Hayward ha la tipica, enfatica e scialba recitazione da “star” (meglio Stephen Boyd). Hathaway ha, come al solito, la mano solida (questione di tempi drammaturgici) ma è evidente che non è a proprio agio con questo materiale: quando infatti il racconto (dopo molto) diventa generoso di tensione e scene melodrammatiche, rende in modo scadente l’originale conclusione. Peccato.
