Recensione, Thriller

OMICIDIO A NEW ORLEANS

Titolo OriginaleHeaven's prisoner
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1996
Genere
Durata132’
Sceneggiatura

TRAMA

Salva una bimba salvadoregna da un incidente aereo e, una volta scoperto che c’è stato un attentato, vuole trovare i mandanti.

RECENSIONI

La notevole serie Tv noir Fallen angels, prodotta da Sydney Pollack, ha ispirato i suoi registi: Steven Soderbergh s’è dato a Torbide Ossessioni, Phil Joanou ripesca lo sceneggiatore (Scott Frank) di un episodio da lui diretto (Dead End for Delia) per questo adattamento di un romanzo di James Lee Burke, con devastante impronta della donna fatale. Una partenza promettente, uno sviluppo concentrato sulla tensione creata da minacce, pestaggi e rincorse: peccato che nessuno si sia curato di fare agire il protagonista secondo logica o, per lo meno, di cucirgli addosso una figura tormentata con un minimo di senso. Un poliziotto gli mette la pulce nell'orecchio (perché?) e lui si convince che per difendere la propria famiglia è meglio…metterla in pericolo. Joanou s'è dimenticato, anche, di spiegarci che, oltre a quella dell'alcol, il protagonista ha anche la sindrome del poliziotto e del macho in cerca di vendetta. Tutta l'impalcatura, così, crolla. La sequenza migliore: l'inseguimento fra balconi, tetti e tram.