Bellico, Drammatico, Recensione

OLTRE LE REGOLE

Titolo OriginaleThe Messenger
NazioneStati Uniti
Anno Produzione2009
Durata105
Sceneggiatura
Fotografia
Scenografia

TRAMA

Il sergente Will Montgomery, tornato da eroe dall’Iraq, viene assegnato alla squadra notificazione vittime, che si occupa di informare i familiari della morte dei soldati in guerra. A fianco a lui c’è il capitano Tony Stone, cinico ed ex-alcolista, col quale si svilupperà una singolare amicizia.

RECENSIONI

Premiato e ammirato, The Messenger ha alcuni innegabili pregi. Innanzitutto affronta una disclosure (parlare di, mostrare, piangere le vittime della guerra in Iraq) che segna una potente cesura rispetto all'anestetico standard bushiano (che espungeva persino le bare dai tg). La cosa è rilevante perché operata in un film che non ha (né ha la minima intenzione di avere) intenti sovversivi o destabilizzanti. Nonostante il soggetto cupo, infatti, The Messenger ha un taglio sobrio, equilibrato e cautamente dosato tra il lutto, il dramma interiore dei reduci, il romanticismo, la faticosa costruzione di un'amicizia virile complessa e singolare. Tutti ingredienti arcinoti e usati in modo assolutamente convenzionale e talvolta banale. La cesura in tema di morte, nei territori tipici dell'intrattenimento impegnato, salta dunque all'occhio e alla mente e ci parla, probabilmente, di una complessiva rielaborazione culturale sbrigata in questi ultimi anni al di là dell'oceano.

E' questo l'unico interesse del film ed è qui che Moverman mostra intelligenza: approssima movimenti di macchina a mano, ma senza strafare; indugia sull'emozione (ottime le interpretazioni principali e accessorie) senza sottolinearla; lascia che la notifica della morte prenda il centro del racconto e che lo spettatore vi si posi scomodamente.

Il contorno, però (che non è affatto semplice contorno) è un po' fiacco, anche se mai completamente appiattito sul cliché (che però risuona visibilissimo nelle orecchie di tutti: la coppia del duro e del novellino; l'amata perduta; il racconto sui compagni persi in battaglia, l'amore delicatamente immaturo eccetera). La cautela dell'autore - e la sua eccessiva attenzione per i dosaggi equilibrati - finisce per decentrare la struttura, che poggia incerta su temi diversi (guerra, lutto, alienazione del soldato, romance, amicizia virile) e registri compositi (dramma-vérité, sentimentale, confessione esistenziale, goliardia amara). La confezione è buona ma una volta archiviata la novità (giovani americani muoiono in Iraq), il film si lascia dimenticare in fretta.