Noir, Recensione, Thriller

NIAGARA

NazioneU.S.A.
Anno Produzione1952
Durata88’

TRAMA

Ray e Polly Cutter sono in Luna di Miele alle cascate del Niagara: conoscono una coppia in crisi, lui nevrotico e lei, provocante, d’accordo con l’amante per far fuori il marito.

RECENSIONI

Vanta in seno due meraviglie del mondo: le cascate del Niagara e Marilyn Monroe, in un ruolo per lei insolito (forse non ideale) di femmina perfida e scabrosamente sensuale, indimenticabile in abito rosso-fuoco. Henry Hathaway la rende protagonista assoluta, indugiando su curve e labbra e rendendola provocante anche durante una lunga camminata. Nel parallelo di fenomeni naturali c’è la magnificenza, altrettanto letale, delle cascate: prodotto e co-sceneggiato da Charles Brackett, è un noir in melodramma/thriller che, volutamente, si prefigura di ‘sporcare’ l’immagine idilliaca di due fenomeni, una (le cascate) come luogo deputato alla felicità delle coppie appena sposate, l’altra (Monroe) quale innocente oggetto del desiderio. Con l’atmosfera “nera” insita nel cottage che entra sottopelle nonostante il Technicolor, il regista consegna almeno due sequenze di tensione degne di nota, quella in cui Jean Peters è inseguita nella Grotta dei Venti e quella in cui viene salvata da un elicottero mentre è su di una roccia sulle cascate.