Drammatico, Recensione

NEWS FROM NOWHERE

Titolo OriginaleNews from nowhere
NazioneU.S.A.
Anno Produzione2010
Durata94'

TRAMA

Il clandestino Montauk approda sulle coste statunitensi divenendo l’attrazione del villaggio.

RECENSIONI

Paul Morrissey torna alla fiction gettando uno sguardo, disilluso ma partecipe, sulla contemporaneità. Seguendo il viaggio (senza) speranza del bellissimo argentino Montauk, sorta di Joe D’Allessandro ispanico e orgoglioso con cui lo spettatore entra difficilmente in empatia (siamo ben lontani dal cinema civile sovente ricattatorio e simpatetico), il regista di Trash scruta una realtà quasi raggelata e pietrificata, in cui tutto e tutti paiono avvolti dalla nebulosa della disperazione e sottomessi ad una logica mercantile (ogni cosa è suscettibile di divenire merce di scambio). Nonostante la scelta economica del digitale, Morrissey ha aggiornato solo parzialmente i temi, ma non le situazioni e ancor meno lo stile. Di fatto, News from Nowhere è un distillato di cinema anni ’70 applicato alle problematiche di oggi (la clandestinità). Le figure femminili e maschili, le dinamiche narrative, come alcune soluzioni di messa in quadro, restano ancorate alla poetica warholiana e creano una singolare discrasia temporale e spaziale che costituisce il principale motivo d’interesse (e di distinzione, rispetto a coeve variazioni sul tema) dell’opera. E’ come se il regista avesse voluto, inconsciamente o meno, stabilire un legame genetico tra mondi e tempi diversi e, in corso d’opera, si fosse reso conto dell’impossibilità di narrare il presente come fosse passato senza cedere all’ammiccamento nostalgico (la presenza della musa warholiana Viva) e scivolare di conseguenza in un tenero e senile anacronismo. Si parva licet, News from Nowhere sta a Morrissey come Film socialisme sta a Godard: fantasmi del Novecento alle prese con gli spettri della contemporaneità.