TRAMA
I sordi vivono in un paese che non conosce problemi di lingua.
RECENSIONI
Quando non sono le persone a parlare sono le immagini che dicono tutto: quella dei sordi è una nazione che ha un proprio patrimonio culturale, una propria identità, un proprio sistema comunicativo, una dignità e un orgoglio da rivendicare nei confronti di quei poveri sfigati degli udenti che hanno dimenticato quanto sia importante anche guardare e toccare, che sono limitati dalle diversità degli idiomi (due sordi di diverse nazioni comunicano perfettamente tra loro già dopo due giorni), che troppo spesso confondono la sordità con l'handicap mentale. La peculiarità della comunità ritratta porta il regista ad adeguare le inquadrature: piani americani e piani ravvicinati sono quelli inevitabilmente scelti, nessuna o scarse possibilità di un campo controcampo. Non solo: i sottotitoli sono parte integrante dell'opera, la traduzione di un complesso di segni altrimenti incomprensibile ai più. Philibert segue diverse storie, traccia una mappa possibile di un mondo in cui corporeità ed espressività sono tutto. Bellissimo.
