Drammatico, Recensione

NEL FANGO DELLA PERIFERIA

Titolo OriginaleEdge of the city
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1956
Durata85’

TRAMA

Axel è il nuovo assunto nello scalo merci portuale di Manhattan e soffre evidentemente il peso di una tragedia passata. Il nero Tommy lo prende in simpatia e diventano amici, mentre il superiore Charlie lo ricatta per il suo passato.

RECENSIONI

Teso, potente dramma che riscrive, per mano dello stesso autore (Robert Alan Aurthur), l’episodio "A Man Is Ten Feet Tall" sempre con Sidney Poitier e diretto l’anno precedente da Robert Mulligan per la serie televisiva "Philco Television Playhouse”. È perenne il presentimento della tragedia a venire che, immancabilmente, presenta il conto strappando le viscere dello spettatore, dopo averlo cullato in una delle più belle amicizie virili mai viste su grande schermo (con latenze omosessuali che la censura s’è curata di cancellare), fra un uomo frammentato e perennemente in fuga e un essere al contrario ‘tutto d’un pezzo’, caritatevole e ottimo consigliere: era del tutto inedito, all’epoca, che un tale rapporto fosse interrazziale e con il nero in una posizione lavorativa e psicologica superiore (tant’è che la produzione, titubante, ritardò di un anno l’uscita del film, girato nel 1956). L’importanza storica dell’opera nella percezione degli afroamericani è accresciuta dal disegno di caratteri agli antipodi magnificamente interpretati da John Cassavetes e Sidney Poitier ma anche dalla sapiente costruzione delle scene salienti in cui cresce il rispetto, il legame e, poi, il rammarico (gli sguardi di Ruby Dee). Se lo scontro è tutto psicologico, lo sfondo da Fronte del Porto (con cui i detrattori lo hanno paragonato) con problematica sociale, classe operaia e stile documentaristico è quello che più caratterizza il cinema di Martin Ritt, gavetta da attore e regista teatrale, all’esordio cinematografico dopo essere finito nelle liste nere di McCarthy: un grande autore, capace di un cinema umanisticamente spettacolare e civilmente impegnato. Unico difetto: il finale dal fiato corto.