TRAMA
Tre coppie di amici, una cena, una sfida: riusciranno due delle coppie , una volta bendate, a riconoscersi semplicemente toccando l’altrui corpo nudo?
RECENSIONI
Coppie a nudo
Cosa conosciamo della persona con cui condividiamo un rapporto affettivo? Cosa rende questa persona insostituibile? È questa persona insostituibile? Perché spesso l'amore finisce con il morire, con l'essere dimenticato?
Doris Dorrie, regista di "Uomini" (il più grande successo commerciale tedesco del dopoguerra), torna a parlare di sentimenti attraverso un lungometraggio dallo schema molto rigido. Tre quadri aprono il film e presentano i personaggi, una lunga parte centrale li vede interagire e tre quadri chiudono la vicenda. Il pretesto narrativo per questo ricco e spumeggiante confronto è un invito a cena che una coppia, emblema di successo, bellezza e solidità affettiva, rivolge a due coppie di vecchi amici. Un gioco nato per caso avrà conseguenze importanti per tutti.
Tutto il film è caratterizzato dalla successione di lunghi e brillanti dialoghi in cui i personaggi riflettono sull'amore, la felicità, il sentirsi bene, i conflitti, le paure. Tema dominante "l'intercambiabilità dell'amore". Nonostante il prevalere della verbosità non ci si annoia mai ed è difficile non trovare nei personaggi (unica pecca, un po' troppo "cool") un qualche appiglio da confrontare con la propria esperienza personale. Molti quindi gli stimoli, grazie ad un approccio psicologico che dimostra grande sensibilità, ma nessuna vera conclusione, se non un ottimismo velato di malinconia che permette, grazie alla riuscita comunicazione, una maggiore chiarezza delle proprie esigenze. L'epilogo non troppo dissimile che accomuna le tre coppie non deve trarre in inganno. Ognuna, infatti, troverà motivazioni diverse per continuare la propria storia d'amore, adatte al modo in cui si è deciso di impostare la vita, e non solo a livello sentimentale. Il rischio della regista e sceneggiatrice è quello di far parlare i sei personaggi in suo nome, come se si trattasse di un unico protagonista suo alter-ego (e forse ogni tanto accade) ma la sceneggiatura è molto attenta a differenziare i protagonisti rendendoli riconoscibili senza cadere nella facile tipizzazione.
Adatto, per un utile confronto, sia per le coppie che per i single, anche solo per arrivare a dire "Io non sono così!"
Voto: 7
