TRAMA
Una coppia compie una rapina: lei tradisce il compagno e si porta via il malloppo, poi chiede ad un investigatore privato di inscenare la propria morte, fregando anche lui nel momento in cui sparisce senza pagarlo.
RECENSIONI
La donna fatale, l’investigatore privato e, di mezzo, soldi, inganni, sentimenti mal riposti, polizia: il quasi esordiente John Dahl (aveva diretto un lungo studentesco all’Università di Stato del Montana), anche co-sceneggiatore, non fa che rileggere il noir anni quaranta con i dovuti (di costume, sui codici morali) aggiornamenti. Il racconto è più che mai archetipico e, nell’esasperazione “moderna” del genere l’attendibilità viene, a volte, sacrificata, ma come macchina spettacolare l’opera funziona a pieni cilindri, con una parte finale ricca di colpi di scena e risvolti emozionanti. Dahl, che proviene dai video musicali, è un regista da tenere d’occhio, mentre la grande prova da villain di Michael Madsen dimostra quanto poco l’attore sia stato valorizzato dal cinema.
