Azione, Fantascienza, Sala

MONSTER TRUCKS

TRAMA

Un mostro tentacolare, che vive nelle profondità degli abissi e che si nutre di petrolio, viene per sbaglio fatto affiorare in superficie nel Nord Dakota. Qui incontrerà Tripp, un liceale con la passione dei motori e il desiderio di lasciare la sua città…

RECENSIONI

Monster Trucks rappresenta il perfetto esempio di come la febbre del franchise da merchandise possa annebbiare la vista degli executives e convincerli a buttare milioni di dollari in progetti a cui nessuno sembra essere interessato. La stessa Paramount sembra aver cambiato idea in corsa: dopo aver assunto un esperto regista di film per famiglie, Chris Wedge (L'Era Glaciale, Robots, Epic), qui alla prima esperienza nel live action, impiegato anni nello sviluppo della pellicola e rinviatone più volte la release, se ne è sbarazzata piazzandolo (nonostante l'alto budget) a gennaio, considerato un po' il cimitero delle uscite cinematografiche senza ambizioni da Oscar, decretandone l'ormai certo flop.
Probabilmente in partenza si è pensato che la storia di un molliccio, ma adorabile, mostro tentacolare, nascosto nella carrozzeria di un fuoristrada - dove funge lui stesso da motore - avrebbe assicurato sequel in abbondanza e milioni di dollari in giocattoli e action figures. Peccato che il film non spinga mai davvero il piede sull'acceleratore, e (s)corra fiaccamente nel tentativo di mescolare Un maggiolino tutto matto (senza brio e magia), E.T. (senza poesia e meraviglia) e qualche commedia anni '80 senza definire una propria identità.
Se non altro il design del mostro è interessante e studiato ad hoc per rispondere al bizzarro concept: i tentacoli avvolgono tutta la struttura interna del veicolo, mentre i villi fluorescenti di cui sono ricoperti fanno girare le ruote ad altissima velocità. Inoltre la natura viscida e gommosa del corpo permette alla creatura di infil(tr)arsi senza problemi nella carrozzeria del furgone, solo modo per deambulare velocemente in superficie a causa dell'assenza di scheletro.
Ovviamente tutto questo non è sufficiente a garantire un solido intrattenimento, nonostante qualche gag simpatica (dalla evidente matrice cartoon/slapstick come è lecito aspettarsi dal regista) e qualche ispirata scelta di casting (Jane Levy in primis), e quello che resta è un insipido TV movie dall'altissimo budget.