Drammatico, Recensione

MONA LISA

NazioneU.K.
Anno Produzione1986
Durata101’

TRAMA

George, appena uscito dalla prigione, ha bisogno di un lavoro: un amico lo ingaggia come autista per una prostituta di colore e, fra i due, nasce un legame speciale.

RECENSIONI

La vera protagonista della terza opera in noir di Neil Jordan è questa inedita, squallida, notturna Londra al neon. La scopriamo progressivamente insieme all'autista di Bob Hoskins, estensione del Taxi Driver di Martin Scorsese e di Hardcore di Paul Schrader: un piccolo, rozzo, impacciato e amabile essere umano che instaura un delicato ed affettuoso rapporto con la ragazza squillo. Il disegno delle figure conquista nella sua peculiarità (l’artista pazzo…) ma il background cupo di un ambiente kitsch inghiotte in sordina qualsivoglia moto positivo o d'amore, lasciando dietro di sé la rabbia e il disgusto urlati dalle vittime d'una professione infame. Scritta da Jordan insieme a David Leland (sceneggiatore di Personal Services di Terry Jones e regista di Vorrei che tu Fossi Qui!, sulle memorie della prostituta Cynthia Payne), è una pellicola con andamento sottotono che scuote presto dal torpore, alla ricerca di un realismo cui sa rinunciare per l'affabulazione che sappia restituire la complessità delle sensazioni. Un duro finale che non si dimentica.