Commedia

MIA MOGLIE È UN’ATTRICE

Titolo OriginaleMa Femme est une actrice
NazioneFrancia
Anno Produzione2001
Genere
Durata95'
Sceneggiatura
Fotografia
Scenografia

TRAMA

Yvan vive con Charlotte, una famosa attrice. ll dialogo con un amico della sorella fa scatenare in lui una serie di dubbi sull’attività della moglie.

RECENSIONI

Filmetto (per amor di eufemismo lo definirò esile) che comincia come una commedia metropolitana à la Allen, con tanto di ambiente ebraico di mezzo, e insiste su battutine di nessuna risibilità e su temi e situazioni del tutto pretestuose e subito ripetitive. Yvan non accetta la professione di sua moglie, stella del cinema riconosciuta e adorata ovunque, e comincia a porsi dei problemi: che il mestiere dell'attrice sia un po' come quello della puttana? Mia moglie mi tradisce? Sul set è davvero tutto una finzione (Breillat docet)?
L'opera ristagna all'istante e, nonostante una deliziosa Charlotte Gainsbourg - figlia di tanto padre (alla cui memoria continuiamo a inchinarci deferenti) e sempre più somigliante alla madre -, che s'impelaga in un rapporto del tutto platonico con una star straniera (un figo attempato interpretato da Terence Stamp), va subito a imbucarsi nel prevedibile e buio tunnel di una crisi-a-tira-e-molla, con innocue gag che vanno dal noioso al soporifero puro. Non bastano la confezione, una calda fotografia, una petenziosa ricercatezza di immagine (si prenda ad esempio la prima scena al ristorante) e le musiche del grande Brad Mehldau (un sottofondo jazz che rimanda ancora al Woody newyorkese): la sceneggiatura è irrimediabilmente piatta e priva di verve, banale fino all'inverosimile e, quel che è peggio, non strappa una risata a cagarla a forza (il che per un film brillante, o che si presenta tale, non mi pare poco). Il film si vorrebbe porre anche come riflessione sul rapporto realtà finzione al cinema ma soffermarsi su questo aspetto e spenderci su due parole sembra davvero concessione di troppo credito al regista sceneggiatore attore Attal. La vicenda parallela della sorella di Yvan e del marito, alle prese con l'arrivo di un bimbo (e con un fatale interrogativo: circonciderlo o no?), è poi totalmente fuori registro e sembra un altro inutile, e per niente divertente, film parallelo.