TRAMA
Holly e Marina sono amiche inseparabili fin dall’infanzia. Marina è una ragazza tormentata e imprevedibile, figlia di un uomo fascinoso e di una madre dipendente dal Valium: per lei Holly è l’unico punto fermo fra genitori separati, droga e un’autodistruttività con tutti i crismi della moda. Holly, a sua volta, nasconde nei libri la frustrazione di una madre troppo protettiva e la vaga insicurezza suscitata in lei dall’amica, bellissima e possessiva. A Marina tiene segreta solo una cosa, la crescente passione per il fratello Nat. Con il passare degli anni le ragazze provano tutto ciò che la vita offre loro, sesso, amore, perdita e rock and roll. Ma alla fine quest’amicizia, che per Holly non è mai stata paritaria, finisce per diventare una trappola.
RECENSIONI
La conflittuale amicizia tra due ragazze inglesi, dall'infanzia negli anni settanta fino ai giorni nostri. Progetto ambizioso che vuole scandagliare il legame affettivo, quasi simbiotico ma mai sullo stesso piano, tra le due giovani protagoniste, in relazione anche allo scorrere del tempo e ai mutamenti di costume. In realtà, nonostante alcuni aneddoti ben costruiti capaci di rendere personalità e stati d'animo, il film sembra concentrare troppi momenti importanti e, soprattutto nella parte finale, il coinvolgimento è più meccanico che emotivo. Brave le attrici Anna Friel e Michelle Williams, piacevole la confezione, ma un'aria di superficialità impedisce di approfondire e conoscere l'effettiva psicologia delle due protagoniste che tra liti, promesse, fidanzati rubati, riappacificazioni, sembrano non arrivare mai a parlare di ciò che sentono e di come lo vivono.
Più tavolozza dai tanti colori che quadro.
Solo alcuni litri di alcool od adeguato sostegno farmacologico possono alleviare le pene dello sbadato spettatore che capiti alla proiezione dell'ignobile "Me Without You". La storia di un'amicizia attraverso i decenni, le mode, gli amori, le gelosie, le musiche; l'amicizia è questa volta al femminile ma il colorato polpettone arriva già freddo, smozzicato, un omogeneizzato televisivo che teme solo il confronto col meglio dei Teletubbies, rivolgendosi però ad un pubblico, a occhio e croce, trentenne. Abominio degno del peggior sghignazzo.