TRAMA
Jamie, un uomo divorziato da poco che lavora per l’industria alimentare sintetizzando sapori artificiali, inizia improvvisamente a percepire brevi e casuali flash di persone e luoghi sconosciuti: visioni, suoni, odori, sensazioni tattili. Quando capisce che sta sperimentando la vita attraverso i sensi di una donna, Jamie inizia a innamorarsene pur non avendola mai vista.
RECENSIONI
Un chimico che crea sapori per l'industria alimentare, dopo avere assaggiato del cioccolato si trova a provare le sensazioni fisiche ed emozionali di una donna, da lui mai vista nè conosciuta. Il genere affrontato dal regista Mick Garris (tra gli altri, "Critters 2", "Psycho IV" e "I sonnambuli") è una contaminazione tra l'horror, la storia d'amore e il "se fossi in te". Come in tanti altri il film - è successo tra sessi diversi, tra adulti e bambini, tra amici e nemici, tra uomini e animali - il protagonista si trova, infatti, a entrare nei panni di un'altra persona e a condividerne i lati più oscuri. L'idea dello scambio di identità, pur priva di originalità, è condotta con ritmo e brio dal regista americano, capace di suscitare curiosità e di rendere condivisibile l'ansia del protagonista. Il merito è anche della sentita interpretazione di Henry Thomas (la sensazione di conoscere l'attore ma di non ricordare dove lo si è incontrato deriva dal fatto che il suo film più famoso resta "E.T,", di cui era protagonista all'età di otto anni). Dopo una prima parte ben equilibrata tra ironia e spaesamento, però, il copione mette il turbo: gli eventi si susseguono frenetici a discapito della logica e dell'atmosfera, le coincidenze assurde si moltiplicano, le domande vagano in cerca di risposta (in particolare sulla causa scatenante dell'evento) e il coinvolgimento, per forza di cose, finisce per risentirne. Girato meglio di come è scritto, resta comunque, se si riducono aspettative e pretese, un onesto intrattenimento.