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TRAMA
Una nuova corsa allo spazio ha inizio fra la NASA e la ESA quando Charlie Brownsville, Hank Morrison e la dottoressa Casey Cook si mettono a competere contro un robot dall’intelligenza artificiale per scoprire cosa succede sul Pianeta Rosso. Il lungo viaggio nello spazio è costellato da incidenti che mettono in pericolo la loro vita, da giornalisti sgradevoli e dalla noia. Mentre i nostri audaci astronauti domano la nuova frontiera dello spazio, il loro viaggio viene visto di riflesso attraverso gli occhi dei giornalisti, degli scienziati e dei politici di casa.
RECENSIONI
Per raccontare una missione sul pianeta Marte potrebbe essere necessario un budget a parecchi zeri oppure ci si può affidare alla fantasia. È quello che deve avere pensato, almeno dal punto di vista prettamente visivo, il regista indipendente Geoff Marslett che, infatti, ha optato per il rotoscoping, che consente di tracciare, fotogramma per fotogramma, immagini di azioni dal vivo da usare in un’animazione. Utilizzi recenti di questa tecnica si sono visti in Waking Life e A Scanner Darkly - Un oscuro scrutare, entrambi di Richard Linklater. L'effetto è quello, molto straniante, di un cartone animato con figure umane particolarmente realistiche. Una diretta conseguenza è il contenimento dei costi, grazie a riprese live in teatri di posa con l’aggiunta di scenografie digitali in post-produzione (interessante, al riguardo, il making-of che accompagna i titoli di coda).
Chiarito il come, resta il cosa. E il soggetto non riserva particolari sorprese. Di missioni spaziali ne abbiamo viste a bizzeffe, attraverso contaminazioni della fantascienza con un po' tutti i generi possibili. L'approccio di Marslett è pop, colorato e disincantato e ricorda proprio le strisce di un fumetto. A colpire non è tanto la scansione, in fondo prevedibile, degli eventi, quanto il taglio minimalista con cui gli eventi vengono presentati: tre protagonisti sui generis rinchiusi in un'astronave, due cinici commentatori radiofonici, un tecnico della Nasa strafottente di supporto dalla Terra e il Presidente degli Stati Uniti d'America in versione cow-boy. Differenti personalità accomunate da una pacatezza che rende il loro esporsi costantemente misurato, tutt’altro che spontaneo, e quindi capace di disorientare.
Se lo scopo è di ricreare atmosfere da fumetto in un lungometraggio, come da dichiarazioni dello stesso regista (“è una commedia romantica realizzata in stile graphic novel”), il risultato è in linea con le aspettative. Se, però, oltre a ricercare uno stile ed evocare un mood, si vuole anche comunicare un punto di vista, da qualche parte il meccanismo si inceppa. Comunque piacevole, nel suo procedere per quadri all'insegna della levità, necessita di una complicità che la dimensione lunga non sempre è in grado di mantenere.