MA VRAIE VIE À ROUEN

Anno Produzione2002

TRAMA

Per il suo sedicesimo compleanno, Étienne riceve in dono una videocamera, e inizia a filmare la propria vita quotidiana…

RECENSIONI

Dolor nello Specchio, ossia Lo Schermo (s)Velato

Il desiderio come motore della vita e del cinema è il soggetto di un piccolo film che dice, anzi sussurra, piccole verità disgustose, di norma irrise. Il giovane protagonista è costretto a vivere il proprio avvicinamento all’amore (il pensiero ricorrente del suo diciassettesimo anno di vita) in maniera filtrata, schermata, lievemente castrata dal rettangolo indiscreto della videocamera, perché anche la cosa più naturale e diretta, lo sguardo, non sempre è possibile, o meglio, non sempre è accettato dagli altri. Étienne sente di essere “diverso” dagli altri e mette fra sé e il mondo una superficie protettiva, che è anche un pretesto per indugiare sulle cose che, nelle circostanze “normali” della vita quotidiana, gli sarebbero vietate. “La mia vera vita”, dice il titolo, ma l’esistenza dei personaggi è un trionfo di rappresentazioni (Corneille, la coreografia sui pattini, il soffio replicato sulle candeline di compleanno, l’allestimento dell’albero di Natale, coralmente dissimulato) e bugie, silenzi e pause che non dicono nulla e sottintendono tutto, senza che nessuno dei misteri impalpabili che circondano i personaggi sia mai del tutto comprensibile (l’ambiguo rapporto fra Étienne e Laurent). Anche il finale, dopo il tentato suicidio sventato (la sequenza, o meglio, l’inquadratura più riuscita del film), non porta con sé vere risposte: Étienne ha trovato il sesso, non (ancora, forse) l’amore. E mentre il film precipita nel buio dei titoli di coda, resta una domanda insoluta: l’anno dell’amore (e della vita) si concluderà prima del previsto?