L’ultima edizione della gestione Müller ha coronato gli otto anni di illuminata presidenza regalando un cartellone di qualità omogena, un festival ben nutrito in ogni sezione e il miglior concorso del decennio, rispetto al quale la giuria diretta da Aronofski [1] ha svolto un lavoro inattaccabile (e infatti, miracolo, nessuna polemica è seguita al verdetto). Un dubbio, minimo, lo voglio esprimere sulla vittoria del bello, ma ostico Faust, da parte di un regista celebrato da lustri (anche se, va detto, sempre escluso dai verdetti che contano), riconoscimento che se premia un’opera di indubbia qualità, segna anche una distanza siderale tra il Leone e il suo potenziale pubblico. Sokurov vince meritatamente, certo, ma il suo film non aveva tutte le caratteristiche per essere presentato a Orizzonti (peculiarità stilistica, formato, durata, approccio sperimentale)? E ancora: la funzione dei festival non dovrebbe essere quella di individuare nuove personalità e approcci alla Settima Arte? E’ inutile aggiungere che, per lo stesso ragionamento, il massimo riconoscimento a Carnage, trionfo della stampa nostrana che non ha lesinato in stellette (a fine edizione il pagellone lo incoronava) sarebbe suonato ancor più inopportuno: impalmare Polanski nel 2011? E con un film che, per quanto riuscito, rimane, nella sostanza, un esercizio manierato?
_x000D_Dubbio ozioso che potrebbe decadere gettando lo sguardo sui Leoni del nuovo millennio: a fronte di cartelloni a volte molto interessanti e ricchi di proposte, il premio finale è andato quasi sempre a film di livello medio, oggi caduti nell’oblio: Moonsoon wedding, Magdalene, Il ritorno, Lussuria, Lebanon…
_x000D_Ma, bando al passato, pensiamo all’incerto futuro: congedato Marco Müller il Festival cambia faccia. E con i tempi che corrono c’è solo da tremare._x000D_
_x000D_
_x000D_[1] David Byrne, nel suo diario online ha riferito alcune delle cose affermate dalla giuria (di cui faceva parte) sui film in concorso, senza indicare il dicente e il titolo del film a cui faceva riferimento. Un giochino divertente:
_x000D_
_x000D_· “It gives the point of view of the occupied, using the visual codes of the occupier.”
_x000D_
_x000D_· “A film in a straightjacket.”
_x000D_
_x000D_· “It is an autistic film.”
_x000D_
_x000D_· “I liked his head shape in profile.”
_x000D_
_x000D_· “It keeps stroking the same spot.”
_x000D_
_x000D_· “It’s about what is visible and what is hidden.”
_x000D_
_x000D_· “Messy, combustible and out of control.”
_x000D_
_x000D_· “It captured my bad LSD experience very well.”
_x000D_
_x000D_· “ET as the ideal Italian woman.”
_x000D_
_x000D_· “A chicken leg, well done.”
_x000D_
_x000D_· “In Italy we have problem with the mother.”
_x000D_
_x000D_· “A fairytale in reverse order.”
_x000D_
_x000D_· “The bum stroking represented a kind of contact with nature.”
_x000D_
_x000D_· “The end of the world happens every time somebody dies.”
_x000D_
_x000D_La cronaca della sua esperienza di giurato la trovate qui.