Drammatico

L’ONDA

Titolo OriginaleDie Welle
NazioneGermania
Anno Produzione2008
Durata101'
Tratto dada un racconto di William Ron Jones
Fotografia
Montaggio
Scenografia

TRAMA

Un insegnante di una scuola superiore spiega ai suoi studenti come funziona un governo totalitario: attraverso un esperimento didattico diventa il loro leader, fonda un movimento. L’esperimento degenera.

RECENSIONI

La settimana a tema prevede un corso sull'autocrazia e l'esperimento del professore porta a una microsocietà totalitaria con un proprio nome (l'onda del titolo), un motto, un saluto e un credo che si definisce velocemente, ferocemente. Se gli studenti pensano di sapere cos'è il nazismo e sono convinti che esso non potrà mai tornare, la realtà dimostra l'esatto contrario, la dittatura si impone facilmente, i ragazzi fanno crescere all'istante uno spirito di corpo esasperato (eliminazione di sottogruppi, uniformi e pochi accidenti: le menti deboli sono subito soggiogate ed emarginano e bollano come diverso chi non si adegua) ed è un veleno sottile che si impadronisce delle loro vite e della loro sensibilità. Allo stesso modo si sviluppa e matura una dissidenza che cerca di arginare prima, e di neutralizzare poi, gli effetti dell'esperimento di fascismo su alunni travolti dal mito del potere e della disciplina.
Ispirato a un fatto vero, un esperimento fatto a Palo Alto, California, negli anni 60, il film vorrebbe delineare una situazione di pericolo latente e parallelamente offrire uno spaccato sulla condizione giovanile fatta di ragazzi abbandonati a se stessi e privi di valori forti: lo fa attraverso un registro televisivo di piattezza straordinaria che delinea figure tagliate con l'accetta e buone solo per dimostrare il teorema di partenza di uno script schematico in cui l'evoluzione della vicenda viene seguita con crassa superficialità. Quando professore e alunno, entrambi mollati dalle loro donne, si confrontano, il ridicolo dilaga.
Incommentabile il premio per la miglior sceneggiatura attribuitogli dalla Scuola Holden.

Il libro (già tradotto in un cortometraggio TV del 1981) del newyorkese Todd Strasser si basa su fatti realmente accaduti: un esperimento del docente Ron Jones, in una classe di Palo Alto, California, del 1967. L’intento è a tesi ed estremamente interessante: dimostrare quanto sia facile creare uno stato totalitario date certe premesse. Il film di Dennis Gansel (i cui nonni erano fedeli sostenitori del nazionalsocialismo) poteva percorrere, sommariamente, due strade: il thriller alla moda, con “gioco di ruolo” e al massacro, e indiretti riferimenti “alti” (sull’autorità e il potere) in stile Battle Royale o The Faculty oppure il film autorale, psicologicamente approfondito e credibile. Sceglie, invece, un ibrido alla The Experiment, pellicola che ricorda molto per le premesse: fa credere di puntare al pamphlet politico/psicologico, nonostante qualche concessione al “film liceale” e agli stilemi thriller, ma non ha gli strumenti per farlo. Non è facile in 107 minuti dimostrare e rendere credibile la nascita, dal nulla, di una dittatura, soprattutto se riflessa nelle menti dei personaggi, come stato che si alimenta di paura, esaltazione, solitudine e complessi di inferiorità. Tutti temi presenti e che, a sprazzi, sono suggeriti bene ma, nel complesso, il risultato non persuade, non sempre è verosimile, a volte pare forzato o troppo urlato. C’è, comunque, da prendere atto di una Germania che cerca di fare i conti con il proprio passato: Gansel, inoltre, in qualche modo lo faceva anche nel precedente I Ragazzi del Reich, protagonista sempre una classe scolastica.