Drammatico

LITTLEROCK

Titolo OriginaleLittlerock
NazioneU.S.A.
Anno Produzione2010
Durata83'
Sceneggiatura
Fotografia

TRAMA

Atsuko ed il fratello Rintaro, due studenti giapponesi, viaggiano fino in California per andare a Manzanar, sede di un ex campo di prigionia per soldati nippoamericani dove morì il nonno. Durante il cammino faranno i conti con una cultura radicalmente diversa.

RECENSIONI


Littlerock è un film che racconta tante storie. Presentato come un “Lost in Translation al contrario”, ha sicuramente nel conflitto culturale e nello spaesamento dei due giapponesi in Californa il suo cuore narrativo. Si tratta però anche di un film sulla solitudine, sentimento che supera il suo significato materiale per accedere ad accezioni esistenziali. Littlerock come storia di tante solitudini, metaforizzate con la privazione concreta – e per questo simbolica – del linguaggio verbale. Littlerock è in ultimo una storia d’amore, un legame che passa attraverso triangoli di vario genere e che spesso si manifesta in forme confuse e a volte poco chiare, ma che mette in luce un’umanità alla quale è difficile restare indifferenti.
Poco importa se non si tratta di un capolavoro, se il regista Mike Ott sembra in certi casi abusare degli stereotipi fino a perdere il controllo di alcuni personaggi, se nella parte centrale la struttura narrativa perde solidità mettendo da parte la narrazione principale per concentrandosi troppo sulla sfiga dell’innamorato. Poco importa tutto questo di fronte ad un film senza tante pretese ma con la capacità di emozionare. Commovente in questo senso la scena finale, in cui la giovane nipponica e il ragazzo di lei innamorato parlano al telefono ognuno nella propria lingua senza riuscire a capire nulla di ciò che arriva dall’altra parte della cornetta, generando una coppia di monologhi al telefono che riflette la volontà di superare la barriera dell'incomunicambilità, un ostinato bisogno di dar voce ai propri sentimenti, anche se comprensibile solo a sé stessi.