TRAMA
Il giornalista Giovanni Sartori indaga su un uomo scomparso ma recluso in manicomio.
RECENSIONI
Il contrasto tra normalità e stravaganza sembra interessare molto Gianni Amico, non solo nel personaggio dell'"americano" ma per quanto concerne lo stesso protagonista. Giovanni si lascia trascinare dal proprio interesse professionale, lotta per continuare la propria ricerca sul complotto che vede delinearsi ma contemporaneamente mostra strappi rispetto al tessuto conformista negli atteggiamenti anche inutilmente spavaldi e rozzi, nei giochi fuori luogo (armeggia con una pistola giocattolo quando sa che la polizia sta per prenderlo). La rincorsa, lenta ed avvolgente, non è tanto al completamento indiziario e quindi al termine dell'inchiesta quanto alla costruzione del personaggio anomalo in un contesto che mostra tutte le direttrici di forza della calma e placidità che, in quel periodo, nel 1971, si sarebbe detta borghese. Un giallo all'italiana dalle venature sociali e politiche, lontano dal genere coniugato oltr'oceano, che non si dipana ma corre tentacolare. Rimana il certo interesse per una fattura pregevole -l'inseguimento a piedi sulla camminata della costa ligure- impelagata in un contesto produttivo di basso profilo, prodotto dalla RAI. Devianza a più livelli dunque che però non si stringe ad organico progetto.
