Azione, Recensione

L’ELIMINATORE

Titolo OriginaleEraser
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1996
Genere
Durata115'

TRAMA

Un agente del “Programma Testimoni” protegge una donna che ha scoperto un traffico d’armi ad alte sfere.

RECENSIONI

Come si fa a produrre, con un budget sostanzioso da thriller hi-tech, un soggetto talmente banale? Incomprensibile (se non si è visto Commando…): la solita solfa di testimoni (incidentalmente belle) da proteggere, complotti di potere, cattivoni e traditori corrotti. Anche Arnold Schwarzenegger non è nuovo a questi ruoli di super-agente (True Lies), uno-contro-tutti alla Rambo con l'epica di Terminator (con quei due fuciloni in mano nel finale). Per fortuna Charles (detto Chuck) Russell, esperto di effetti ma non di affetti speciali, ci risparmia una scontata traccia sentimentale puntando tutto sull'azione e la spettacolarità: ma ci fosse un'idea, una sequenza, un ardire degno di nota! Solo qualche trucco (i coccodrilli assassini), armi futuribili e una forma mentis cartoonesca che Russell-The Mask da sempre ama, fra troppismi (l’episodio con il paracadute deborda senza ironia) e scene non solo assurde per verosimiglianza, ma anche secondo i codici dei tempi cinematografici che l’action comanda. Si salvano il villain di James Caan (da plauso) e la parte finale. E’ curioso, come segno dei tempi, che gli sceneggiatori somatizzino la mafia italoamericana, resa simpatica alfiere del Bene, temendo di più quella russa, insieme con i terroristi. Anche loro "cancellano il passato per proteggere il futuro" come il protagonista, ma si ostinano a non comprendere che è ipocrita condannare le armi come strumento di morte mentre le si esalta come mezzo spettacolare.