Commedia, Horror, Recensione

LE STREGHE SON TORNATE

Titolo OriginaleLas Brujas de Zugarramurdi
NazioneSpagna
Anno Produzione2013
Durata112’

TRAMA

Travestiti da artisti di piazza, rubano dell’oro. Il loro capo, mascherato da Cristo, ha coinvolto anche il figlio di dieci anni: l’ex-moglie, inviperita, li insegue tallonata a sua volta da due ispettori di polizia. I rapinatori in zona Zugarramurdi, nota per la stregoneria. Le megere li aspettano per un sacrificio alla Grande Madre.

RECENSIONI

Con figura paterna felicemente diseducativa come in 800 Balas, una comicità horror vicina al El Dia de la Bestia e un plot meno disordinatamente citazionista di Ballata dell’Odio e dell’Amore, è una commedia orrifica simpatica se non originale in dinamiche, umorismo e invenzioni (ma il bello, con de la Iglesia, è che non si accontenta mai di una sola trovata da propinare all’infinito): dalla rapina mascherata alla villa delle streghe, dalle caverne lovecraftiane con mostri (la Grande Madre, gigante con corpo e mammelle sfatte) alle gallerie sotterranee, passando per una moltitudine di caratteri ed interazioni, c’è un’indovinata crudeltà dell’assurdo (il povero cliente di taxi, comprimario in tutto, anche come dispensa vivente per soddisfare le antropofaghe) e c’è il tocco che non ti aspetti, in questo caso una vena misogina ostentata/spietata. I titoli di testa, oltre a presentare le solite stampe d’epoca raffiguranti megere, propongono anche foto di Merkel, Thatcher, Garbo e Dietrich, perché le streghe non sono solo quelle tradizionali ma anche tutte le donne che hanno rovinato la vita ai maschi protagonisti del racconto, fra “ex” che ti tolgono il figlio (non a caso, accolte in men che non si dica nella congrega di befane), carrieriste che ti intimoriscono, mogli che ti lasciano sul lastrico. Con speranza (il lieto fine): fra le tante allevate a odiare gli uomini, può essercene una che si rivolta e promette un futuro roseo. Film volutamente stupido ma ferocissimo.