TRAMA
Campagna francese, estate. David, quindici anni, sta trascorrendo le vacanze nella fattoria di suo zio. La sua prima sbronza sarà solo il primo di una serie di traumi.
RECENSIONI
Ça suffit!
Dopo la visione di questo film, un fatto emerge chiaro come non mai: non basta un attore, per quanto dotato, a reggere un film di un'ora e mezza. Il giovane Pierre – Louis Bonnetblanc è ottimo nel ruolo protagonistico, ma in questo esordio non c’è null’altro di rilevante. O meglio, c’è, ma non è il genere di rilievo che faccia piacere muovere.
Damien Odoul imbastisce, con raro senso del tedio, l’ennesima, trita riflessione sull'adolescenza come età di passaggio, ma non è questo il punto: il vero problema è che l’ambizione lo spinge a realizzare un film “alto”, “poetico”. Infatti non dimentica nessuna scena madre (dalla morte dell'animale prediletto agli ambigui giochi con un compagno, dal colpo di arma da fuoco ai deliri onirici), né trascura di inserire le solite macchiette finto – espressioniste e di fotografare il tutto in un patinato bianco e nero: omette soltanto verità, dignità, pudore, soprattutto nei riguardi di quell’adolescenza che pretende di ritrarre.
Un’ultima nota, sulla colonna musicale. J. S. Bach e Purcell, purtroppo, non sempre nobilitano: talvolta irritano (lo spettatore).
