Drammatico, Recensione

LE PRESSENTIMENT

TRAMA

Charles Benestau si stacca dalla grande borghesia alla quale appartiene. Lascia la moglie, la famiglia e il suo lavoro d’avvocato e finisce col vivere, in modo solitario e anonimo, in un quartiere popolare di Parigi.

RECENSIONI

Mollo tutto

Non c'è niente di peggio del ricco, ancorché parigino, che si finge povero per ritrovare se stesso. In realtà nel film di Jean-Pierre Darroussin il protagonista non va alla ricerca dei veri valori della vita. Semplicemente, non riesce più a interpretare un ruolo (avvocato di successo felicemente sposato) che non gli appartiene. Perlomeno non più. Un appartamento in un quartiere popolare è una scelta più casuale che effettivamente ricercata, ma il cambio di realtà lo metterà davanti a nuove, inaspettate, opportunità. Il film di Darroussin, anche interprete principale, segue con pudore il cammino del protagonista, attento a non enfatizzare il raggiungimento di una nuova consapevolezza e ad evitare schematismi (c'è del marcio anche ai gradini più bassi della scala sociale). Lo spettro della grevità si affaccia nel pre-finale, ma è solo un bluff e la speranza, pur ingrigita dagli eventi, finisce per prevalere. Interpreti adeguati, regia senza guizzi e confezione anonima. Un minimalismo stilistico che non riesce a fare dell'assenza di fronzoli il suo punto di forza. Per cui si guarda, si partecipa a distanza, si ride a denti stretti nei momenti brillanti, si resta indifferenti alle svolte drammatiche e si attende, con poco frutto, che qualcosa, una frase, un gesto, un movimento della macchina da presa, colpisca l'occhio e il cuore.