Commedia, Fantasy, Fiabesco

LE AVVENTURE DI PINOCCHIO

TRAMA

Il falegname Geppetto ha sempre desiderato un figlio: la Fata Turchina dona vita al suo burattino Pinocchio, che le promette di essere un bravo bambino, ma finisce con il mettersi perennemente nei guai.

RECENSIONI

Forse il capolavoro di Luigi Comencini, che è riuscito (con l’ausilio di Suso Cecchi D’Amico alla sceneggiatura) a rileggere la nota favola di Carlo Collodi in modo adulto, personale, lirico e verosimile senza tradirne i numerosi sottintesi e, al contempo, reinterpretandoli con un Pinocchio di carne e ossa eroico nel momento in cui si ribella all’autorità e acquista autonomia (nel romanzo, invece, il pezzo di legno è premiato con la carne solo alla fine e solo quando si adegua al perbenismo degli adulti). Ma a renderlo davvero indimenticabile è l’atmosfera fra il ruspante, il magico surreale e il malinconico, con personaggi, costumi, location, indimenticabili in tal senso: Comencini riesce a comprimere gli elementi fantastici di Collodi in un realismo eccentrico secondo cui, ad esempio, alcuni animali della pagina scritta restano tali (per dirne uno, il tonno cui presta la voce Renzo Montagnani), altri sono interpretati da attori (perché, secondo Comencini, nel libro dotati di maggiori tratti psicologici umani). La colonna sonora di Fiorenzo Carpi è un portento mentre il concept del burattino di legno, realizzato materialmente da Oscar Tirelli, è stato, almeno secondo il tribunale, di Carlo Rambaldi (che fece causa e vinse). La versione televisiva italiana era divisa in cinque puntate per un totale di 280 minuti ma quella voluta da Comencini ne durava 320 e, in sei puntate, fu trasmessa in Francia. Fu edita anche una versione cinematografica di 135 minuti.