Commedia, Recensione

LAS MARIMBAS DEL INFIERNO

NazioneGuatemala/ Messico/ Francia
Anno Produzione2010
Genere
Durata73'

TRAMA

Guatemala, oggi. Licenziato dal ristorante nel quale lavora come suonatore di marimba, ad Alfonso non resta che suonare con Blacko, un musicista heavy metal.

RECENSIONI

L'incipit è costituito da un'intervista al protagonista: Don Alfonso compariva nel precedente film di Cordon, ma, essendo vittima di un'estorsione, chiese al regista che la sua parte venisse tagliata. La vicenda costituisce lo spunto dal quale diparte questo film che, costruito seguendo un approccio finzionale, incrocia però personaggi veri, che mettono in gioco la loro storia e il loro reale vissuto. Il regista, armato di una semplice videocamera HD, che usa con un rigore estetico e un'ammirevole attenzione alla composizione, gira una commedia che pone al suo centro la figura di un suonatore di marimba, strumento tradizionale quanto in progressivo disuso, e che, per un paradosso dettato dalle circostanze, diviene membro di un neonato complesso metal. Girato con budget ridottissimo, in sole due settimane, senza una sceneggiatura, ma con un semplice canovaccio, affidandosi all'improvvisazione degli interpreti, Las marimbas gioca con la realtà, osservando le dinamiche relazionali dei personaggi/persone, facendo del loro coinvolgimento un elemento decisivo per la riuscita dell'opera: in questo senso l'ibrida natura del film, affidandosi a elementi programmaticamente estemporanei, non sempre lavora a favore del regista. Oltre all'(unica) idea (il gruppo metal con l'aggiunta della marimba che non arriverà mai ad esibirsi), il film vanta anche l'ambizione di porsi, attraverso il filtro dello sguardo dell'autore, come ritratto del Guatemala odierno e, al di là dell'esito, non del tutto convincente, costituisce la dimostrazione significativa della possibilità attuale di creare un cinema libero, affrancato dai grandi capitali. Premio speciale della giuria al TFF 2010.