Amazon Prime, Drammatico, Recensione

L’AMICO DEL CUORE

Titolo OriginaleOur Friend
NazioneU.S.A.
Anno Produzione2019
Durata124'
Sceneggiatura
Trattodall'articolo The Friend di Matthew Teague
Fotografia
Montaggio
Scenografia

TRAMA

Dopo aver appreso che alla moglie, malata terminale, restano sei mesi da vivere, un uomo accetta il sostegno incondizionato del migliore amico che si trasferisce a casa sua, aiutandolo in questo momento difficile della sua vita.

RECENSIONI

- Pensavo che stessi scrivendo di Nicole.
- Anche io.

Sembra la storia di un matrimonio, quello di Matthew e Nicole, e della malattia di lei, ma quello che va a dipingersi è un ritratto che si infila tra le sue pieghe, come se il vero protagonista - per quanto evidenziato da un titolo innegabilmente indicativo - dovesse essere letto solo in controluce. Se le didascalie al pc che punteggiano le vicende ci dicono che quello che stiamo vedendo è un racconto che Matthew sta scrivendo, il suo sguardo, che sembra puntato sul dramma della moglie, finisce allora col focalizzarsi sull’amico Dane, un uomo irrisolto che trova nell'aiuto alla coppia in difficoltà un ruolo e una funzione. E che per quell'intervento solidale rimanda fino all’ultimo la risoluzione dei suoi problemi personali.
Il film, come certo cinema americano intimista, è tutto giocato sui dettagli del quotidiano, sulle sfumature dei caratteri e sulla plausibile rappresentazione dell'universo familiare. E si affida molto alle interpretazioni, ovviamente: su un Casey Affleck afflitto che quasi replica il suo personaggio dolente di Manchester By The Sea e, soprattutto, su un Jason Segel molto convincente nel suo modulare ricercatamente in minore. Al film di Lonergan rimanda anche la narrazione destrutturata, giocata su salti temporali in avanti e all’indietro. Una frammentazione che non sembra rispondere a logiche agnitive, puntando piuttosto a evidenziare, ancora una volta per contrasto, il modo in cui i rapporti tra i personaggi si sono evoluti, mettendo a confronto prospettive e punti di vista, alla luce dello scorrere degli avvenimenti. A far emergere i conflitti sotterranei, le difficoltà implicite, le piccole asperità, i tradimenti (possibili, sospettati, effettivi). In questo senso è raffinato l'intersecarsi dei piani (nel finale, la canzone che ascoltiamo non è un tema qualsiasi, è quello di uno dei musical che la protagonista interpretava a teatro) e come il film, al di là di qualche passaggio drammaturgicamente sbilanciato, conferisca credibilità e spessore emotivo alla vicenda, tratta da una storia vera.