TRAMA
Il barone Frankenstein scampa al patibolo e torna ad esercitare, sempre ovviamente per il progresso scientifico.
RECENSIONI
Il secondo episodio su Frankenstein di Terence Fisher è memorabile solamente come anello di passaggio, grazie al sottofinale a "sorpresa" a Londra. Arrivato in una nuova città Frankemstein si conquista il favore della comunità curando anche i poveri e gli emarginati più antisociali (e piacevolmente antipatici) che però servono come portatori sani di parti di ricambio per le creature. Fallito -per incuria del soggetto- il recupero all'umanità del gobbo aiutante (no, non è Igor) non resta che una rocambolesca fuga. Tutto si regge sulle stilose spalle di Peter Cushing che alterna mondanità sopraffine ad atteggiamenti furtivi e ladreschi, Fisher si limita alla diligenza generalizzata infilando luoghi e situazioni consuete: il cimitero, le vittime, l'intrigo, la giovane innocente che si ricrede. I tempi sono quelli d'un tempo, rilassati.
