TRAMA
Malata di leucemia, chiede alla sorella che non vede da vent’anni e ai suoi nipoti di fare dei test sulla compatibilità per un trapianto del midollo osseo.
RECENSIONI
Nel tentativo di non scadere troppo nel melodramma strappalacrime da sagra del dolore, l’esordiente Jerry Zaks, pluripremiato regista di Broadway (sua la messinscena, ad esempio, di Sei Gradi di Separazione), inietta gratuite dosi di buffoneria (attraverso i personaggi di Dan Hedaya e della zia, ad esempio), nella materia disgraziata ed edificante di Scott McPherson (Cocoon, da cui ritorna Hume Cronyn), fra valori della famiglia e solidarietà nel dolore, e finisce per rasentare il cattivo gusto e il nonsense, con un gruppo di parenti disastrato, tanto esagerato da essere ridicolo, da Famiglia Addams. Nel momento in cui, poi, nel testo viene nominata una “sorella” del personaggio di Diane Keaton, tutto lo svolgimento diventa anche prevedibile. Esordio nel cinema “per adulti” della Disney, attraverso la neonata Miramax: spudoratamente, ecco lo spot di Disneyworld. Davvero brava Diane Keaton, con un personaggio, però, troppo “beatificato”.
