Recensione, Sentimentale, Storico

LA PRINCIPESSA SISSI

Titolo OriginaleSissi, die deutschweister
NazioneAustria
Anno Produzione1955
Durata120’

TRAMA

La madre dell’imperatore Francesco Giuseppe d’Austria gli organizza il matrimonio con la cugina, la principessa di Baviera Nenè, che arriva a corte accompagnata dalla sorella Sissi, della quale, ignaro della sua identità, sua maestà s’innamora.

 

RECENSIONI

Grande successo in tutta Europa per questo primo capitolo e i suoi tre seguiti: solo la cinematografia austriaca, rimembrando gli antichi fasti e mettendoli in veste di zuccherosa fiaba buonista, poteva aspirare a tanto. Gli unici meriti “artistici” sono l’aver lanciato, con un personaggio che le resterà per sempre appiccicato addosso, la fresca e bella Romy Schneider (che all’epoca del film aveva davvero 16 anni, come la Sissi originale) e aver indovinato il disegno in commedia di qualche personaggio di contorno, come l’Arciduca di Baviera. Per il resto, il film va preso alla leggera, come commedia sentimentale dove sono banditi i conflitti e tutti sono coscienziosi e magnanimi (chi non lo è si ravvede). Magda Schneider è madre di Sissi sia nella finzione sia nella realtà. Fratello di un celebre cantante e regista di operetta con cui scrisse appunto “Sissy” (da cui fu tratto Desiderio di Re), il regista Ernst Marischka viene da quel mondo, è stato librettista e, in seguito, regista di cine-operette cui, immancabilmente, quest’opera somiglia (senza musica), con annesse le nostalgie asburgiche e la raffigurazione dei reali come una normale famiglia dai sani principi, solo dedita all’etichetta di corte e ai suoi doveri.