Poliziesco

LA POLVERE DEGLI ANGELI

Titolo OriginaleA force of one
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1979
Durata91’

TRAMA

La polizia chiede la collaborazione di un campione di karate, in quanto due agenti sono stati uccisi con l’uso improprio delle arti marziali.

RECENSIONI

Il cinema d'azione di serie B ha sfruttato immediatamente la stella nascente del maestro di karate Chuck Norris, in seguito alla sua apparizione in L’Ultimo Combattimento di Chen con Bruce Lee. Dopo Commando Black Tigers di Ted Post, ecco sfornato un seguito, in cui lo sceneggiatore Ernest Tidyman (Il Braccio Violento della Legge) s'arrabatta per giustificare la presenza dei "colpi proibiti" orientali nella classica struttura da poliziesco nudo (votato al realismo) e crudo (violento) degli anni settanta. Frasi del tipo "C'è un supereroe come quelli del cinema" non impediscono al film di risolversi in un lungo spot alla disciplina, dove la trama è esile, buona per l'episodio di una serie Tv, e i personaggi si comportano seguendo più le esigenze spettacolari che la logica. È un prodotto che, se non altro, tenta di avere una propria dignità, a differenza di molte delle opere successive di cui Norris è stato protagonista, sfacciatamente mache, fumettistiche, patriottiche e retoriche. Anche qui, con lo squallore della droga, è smosso il senso civico del protagonista, che ha una sorta di "illuminazione sulla via di Damasco" durante un allenamento alla Rocky ma, se non altro, c'è ancora il pudore di non dare per scontato (e giusto) il tema della vendetta dell'uomo solo-contro-tutti. Il regista Paul Aaron ha dato il meglio di sé con ben altro tipo di pellicole, atte soprattutto ad esaltare la forza dell'amore in uno scenario drammatico (Un Tocco di Sesso, Vietnam - missione Tonkin) ma si fa apprezzare per la scelta di togliere l'audio agli attori nello "show-down" finale, giocato sopra e fuori il ring. Chuck è anche l'ideatore delle coreografie, assieme al fratello Aaron Norris, futuro regista e apprezzato stunt-man.