Fantascienza, Recensione, Thriller

LA NOTTE DEL GIUDIZIO

Titolo OriginaleThe Purge
NazioneU.S.A.
Anno Produzione2013
Durata85’
Sceneggiatura
Montaggio

TRAMA

2022: i nuovi padri fondatori degli Stati Uniti hanno istituito il giorno della Purificazione. Una volta l’anno, per dodici ore, tutti sono liberi di commettere crimini: James Sandin, arricchito vendendo sistemi di sicurezza, s’illude che la sua famiglia sia al sicuro all’interno della propria villa.

RECENSIONI

La purga dentro casa
Felice idea distopica, con allegoria politica, da parte dello sceneggiatore James DeMonaco (Il Negoziatore), alla seconda prova registica dopo Staten Island (sempre con Ethan Hawke): come Rollerball e figliocci, immagina un futuro dove l’istinto alla violenza dell’essere civilizzato si sfoga in uno “sport ” con regole di convivenza messe fra parentesi. Non ci sono, però, l’arena come microcosmo e gli atleti con funzione vicaria: il terreno di gioco è globale e le statistiche applaudono l’espediente con cui scompaiono disoccupazione e crimine, ma c’è chi protesta contro un modo dissimulato di eliminare le fasce sociali più deboli (malati e poveri). Vene dissidenti cui DeMonaco dà voce solo attraverso notiziari radio-televisivi: anche per questioni di budget limitato, rinchiude il set nella casa della famiglia protagonista e, purtroppo, dimentica di elaborare la cosmogonia della buona intuizione iniziale, preferendo la banalità del thriller con talamo borghese minacciato. Lo fa, oltretutto, con una sceneggiatura poco ponderata: sono troppe le azioni dei personaggi mal motivate o incomprensibili che il regista cavalca per movimentare l’azione tra le quattro mura, fra sparizioni inverosimili (a rotazione: il senzatetto, la figlia, il figlio) e scene prive di raziocinio (la famiglia si mette in salvo disinteressandosi delle sorti della figlia; la moglie, accanto al marito morente, mette in pericolo i figli invitandoli a raggiungerla). La portata dell’apologo politico non si spegne del tutto grazie alla presenza del personaggio dell’homeless di colore (lotta e vendetta di classe), del sarcasmo sull’invidia dei vicini, della sagace riflessione sull’inefficacia dell’homo homini lupus nel Capitalismo che scarica sugli ultimi la Crisi condivisa, dell’apologo sull’ipocrisia di chi specula su paura (i sistemi di sicurezza) e istinti (la Purificazione) credendosi immune dal Vaso di Pandora scoperchiato. Produce Michael Bay.