Horror, Recensione

LA MASCHERA DEL DEMONIO

NazioneItalia
Anno Produzione1960
Genere
Durata85'

TRAMA

La vampira Asa viene riportata in vita, per errore, da un professore e dal suo assistente, casualmente incappati nella sua tomba: tenterà di impossessarsi del corpo della sua discendente Katia.

RECENSIONI

Il prologo del film, con il supplizio della maschera del demonio inflitto a Barbara Steele prepara il terreno per la materia a venire: Bava costruisce un'atmosfera che cuce insieme le percezioni difficili del sogno e della nebbia. Nonostante le parole che escono dalla bocca dei personaggi siano di rara idiozia, in qualche modo, tra loro, riescono a comprendersi e dunque a far precipitare l'insieme verso una fine. Di fatto l'intreccio è quanto di meno interessante si possa immaginare, continua iterazione dei medesimi trucchetti orrorifici, ma lo sguardo di Bava, al suo primo lungometraggio,  riconoscibile da subito: le inquadrature pulite ma dense, gli ambienti coperti di decadenza. Stando ai titoli di testa "La maschera del Demonio" sarebbe tratto da "Il vij" di N. Gogol, ma questo non impedisce alla sceneggiatura di fare acqua ad ogni -stupendo- fotogramma, i dialoghi messi in bocca ad attori ridicoli spiccano per demenzialità ma il film, evitando i luoghi comuni vampirici, con la continua capacità inventiva del regista  -anche responsabile degli effetti speciali, artigianali ma stupefacenti - è un caposaldo del cinema fantastico.