TRAMA
Joanna, conduttrice televisiva in crisi dopo il licenziamento, si trasferisce con la sua famiglia nell’irreprensibile Stepford: qui le donne sono impeccabili, praticamente perfette, quasi… disumane!
RECENSIONI
Paradigma contro l'oppressione femminile che gioca troppo presto le sue carte, il remake de LA FABBRICA DELLE MOGLI si affanna a restituire un tono grottesco mescolando il pentolone dei generi; ma dopo appena cinque minuti si strappa la maschera, continuando ancora a lungo a spacciare l'indecisione per contaminazione nella mensa della platea. Una storia già vecchia, dunque, poggiata su un messaggio tanto palese da diventare proclama, senza un preciso registro al quale aggrapparsi; alcuni siparietti comici sono azzeccati (la prima sequenza 'televisiva', un simpatico sfottò alla stupidità telecomandata reso in forma d'iperbole) ma presto si sterza su una commedia dei caratteri qualunquista e piuttosto risaputa. Nicole Kidman, chiamata ipoteticamente a destreggiarsi tra più generi, in realtà non ne imbrocca uno tra nevrosi e tentennamenti; Broderick scorre come l'acqua calda sulla pellicola, con la scusante di non essere ritenuto un grande attore; ad un Walken adeguatamente ossigenato (ma sempre, rigorosamente, oscuro e vampiresco) risponde una signora Glenn Close di cui ormai si è detto tutto ma non abbastanza. Questo squisito animale teatrale senza età rischiara ancora il palco con passo di griffato splendore; peccato che il suo sia soltanto un piedistallo, mentre il film vero si adagia una scalinata più in basso.