Criminale, Recensione, Thriller

LA DONNA DEL BANDITO

Titolo OriginaleThey live by night
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1947
Durata95’

TRAMA

Tre evasi compiono una rapina: fra loro c’è il giovane Bowie, di cui s’innamora la figlia di chi li nasconde.

RECENSIONI

Uno degli esordi cinematografici più sorprendenti di tutti i tempi: Nicholas Ray era uno sconosciuto, esperto di programmi radiofonici sulla musica folk e co-autore, insieme a John Berry, di un cortometraggio nel 1945: per la stagione di Broadway del ’46-’47 stava dirigendo il musical “Beggar’s Holiday”. Il lungimirante produttore John Houseman gli affida l’adattamento del romanzo di Edward Anderson e, quella che poteva essere una storia gangster di routine, nelle sue mani si trasforma in qualcosa di inedito, con un’impronta autorale già marcata, non fosse altro che traspare da subito la passione con cui descrive i giovani e i perdenti: sorprendono lo spessore dei personaggi, la costruzione del racconto, i risvolti psicologici ed etici, i tanti passaggi minori ragionati che diventano appassionanti, la ricchezza di sfumature, di dettagli anticonvenzionali, la capacità del racconto di favorire immedesimazione e coinvolgimento. In un’indimenticabile storia d’amore da Bonnie e Clyde, il romanticismo dannato scaturisce dalla lotta contro il mondo crudele di un ragazzo sensibile e sradicato e di una ragazza perspicace che ne riconosce il grande cuore (meravigliosa direzione degli attori). Contiene la prima ripresa cinematografica da elicottero: è quella (instabile) rivolta all’auto dei banditi.