TRAMA
La contessa russa Natascha, stanca dell’esilio senza passaporto a Hong Kong, sale come clandestina su di una nave diretta verso gli Stati Uniti, nascondendosi nella cabina di un diplomatico sposato.
RECENSIONI
L'ultimo film musicato, scritto e diretto da Charlie Chaplin (il primo a colori, a dieci anni dall’ultima regia) esplora un territorio vergine per lui, ma sovraffollato di clandestini di ordinaria amministrazione. È una commedia sentimentale in farsa, frivola e convenzionale, partorita nel lontano 1937 (la co-protagonista dello stesso Chaplin doveva essere la moglie Paulette Goddard). La tematica dell'esilio è autobiografica e, come sempre, la presenza di Chaplin dietro la macchina da presa non è invisibile come la piccola parte che si concede (dissipando nel carattere della Loren i tratti salienti del suo ‘vagabondo’): gag divertenti, purezza di sentimenti, tocchi originali, caratterizzazioni simpatiche, sceneggiatura puntuale, peculiare direzione degli interpreti previa predilezione per l’improvvisazione (Marlon Brando e Sophia Loren recitano in modo diverso dal solito). Di grande successo (più del film, fra critica e sale statunitensi) la canzone di Chaplin interpretata da Petula Clark, “This is my song”.