Avventura, Recensione

LA CITTÀ SOMMERSA

Titolo OriginaleCity beneath the sea
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1953
Genere
Durata87’

TRAMA

Giamaica: due palombari sono ingaggiati da una compagnia d’assicurazioni per recuperare alcuni lingotti d’oro andati a picco con una nave.

RECENSIONI

Una caccia al tesoro in fondo al mare, l'amicizia virile, l'amore, le belle ragazze, lo spirito bonario, il pericolo, l'avventura esotica con un pizzico d'esoterismo (le danze voodoo, la città stregata). Gli ingredienti canonici del genere avventura, per realizzare un prodotto appetibile e senza pretese, ci sono tutti. Il cinema di Budd Boetticher, però, qualora venga a mancare la qualità degli elementi di base (sceneggiatura, trama, personaggi), va apprezzato per la coerenza tematica in una visione complessiva della sua filmografia. È curioso notare, ad esempio, che spesso l'elemento scatenante nei suoi film è un bene prezioso che fa gola a molti, che sono sempre presenti archetipi quali l'eroe guidato dai principi morali (l'onestà del personaggio di Robert Ryan), un co-protagonista tentato dal "peccato" e una figura femminile (qui raddoppiata o forse sdoppiata) che, oltre ad essere avvenente (perché fa scena e simboleggia la seduzione), rappresenta in qualche modo l'antitesi e la negazione dello spirito fanciullesco e da avventuriero del maschio. Tutto ciò è velato, nascosto fra le maglie di un innocente e spassoso film d'avventura. Nei western successivi di Boetticher, quelli con cui si costruirà una certa fama, l'eroe solitario preferirà sempre la libertà (o la malinconia) al legame in pianta stabile con la donna, troppo "casalinga", assennata e allo stesso tempo inaffidabile per i suoi gusti. Ciò fa supporre la presenza di una certa misoginia nella poetica del regista, fattore rilevabile sulla distanza, visionando più di una sua opera: è il fil-rouge che lega i suoi film (anche al di fuori del western o delle collaborazioni con il fido produttore Harry Joe Brown), a renderli interessanti, più che ognuno di essi preso a sé. Indovinata la coppia Robert Ryan (serioso) e Anthony Quinn (sfacciato e scavezzacollo). Per economia, non si sono fatti tanti ciak: così può capitare che, con il passaggio da un campo medio a un primo piano (Ryan alla taverna, dopo la scazzottata) sparisca il sangue dal viso in un millesimo di secondo.